lunedì 5 ottobre 2020

Le regole del buon vivere in regime di liquidità

Cara Vittoria, sono arrivato ormai da un bel pò a casa; una bella giornata intensa di chiacchiere la nostra in cui ho conosciuto una parte di quella Roma che non sapevo e che non mi aspettavo davvero esistere. 
Con questa full-immersion, per certi versi, abbiamo recuperato il tempo in cui non ci siamo sentiti confrontandoci su ciò che ci è successo. Considerando tutto quello che ci siamo detti credo che entrambi, anni fa, abbiamo commesso il medesimo errore: mettere da parte ciò che avevamo fatto, i posti dove eravamo cresciuti e qualche ambizione per vivere in un posto diverso in ragione di una precisa persona. 
La liquidità sociale e le storie come quelle di cui abbiamo a lungo parlato, mi fanno capire che ognuno, oggi più che mai, deve fare il suo percorso cercando di realizzare sogni e desideri propri; poi se durante il percorso si trova una persona, cui è bello e piacevole stare accanto, ben venga! 
Non dobbiamo però mai deviare dall'itinerario stabilito in funzione di nessuno poiché ormai non c’è davvero promessa che tenga; ogni cambiamento fatto per l'altro ormai vale poco o nulla, la memoria umana spesso ricorda le cose con logiche di comodo e spesso è fallace, così esponiamo solo noi stessi al rischio di perdere tanto e forse troppo. 
A presto 🔜, buona serata e buona notte 🌙
Federico 🌞

mercoledì 30 settembre 2020

Parole belle

"Permesso?" si dice entrando in un locale dove stanno altre persone.

"Grazie!" si dice a chi ci porge o dona qualcosa.

"Prego" si risponde a chi ci ringrazia.

"Scusa" si dice al compagno quando inavvertitamente lo si urta.

"Buongiorno" si augura al babbo ed alla mamma appena desti, e si ripete "Buongiorno" o "Buonasera" alle persone che si incontrano durante la giornata.

    E tutte queste belle parole si dicono chiaramente, senza fretta, accompagnandole con un sorriso garbato.

La pagina di un vecchio libro di prima elementare degli anni '60.

 

lunedì 10 febbraio 2020

Passione Mountain Bike

L'acquisto della nuova MTB mi ha fatto ricordare la precedente che avevo quasi dimenticato; così l'ho tirata fuori dalla cantina in cui l'avevo ingiustamente abbandonata e dato un'occhiata per capire cosa dover cambiare o soltanto pulire. 
Dopo averla riportata nella mia Toscana, da dove era partita, ho sostituito: sella, camere d'aria, montato nuovi copertoni Michelin e sgrassato la catena. Ho poi chiesto l'aiuto del meccanico per regolare i nuovi pattini dei freni e montare le manopole, i pedali, il pacco pignoni ed i comandi di cambio e freni.
Ultimi passaggi sono stati il lavaggio e la lubrificazione della trasmissione.
Eccola 25 anni dopo !!!