mercoledì 5 luglio 2006

Perdonaci Germania.

Quando frequentavo il corso per prendere la patente fra i ripiani di un polveroso mobile della scuola guida il titolare conservava in bella vista, ma gelosamente, una copia del Corriere dello sport del 1982 che all' indomani di Italia-Brasile finita 3-2 titolava: "Perdonaci Brazil".
Dopo la vittoria sulla Germania per 2-0 trovo opportuno gridare PERDONACIGERMANIA!
La Nazione teutonica ci ha sfottuto oltremodo per quasi una settimana, tirando fuori luoghi comuni, ormai vecchi ed abusati, come mafia-spaghetti-mandolino, lo spasmodico sentimento degli italiani per le loro madri fino ad esortare al boicottaggio della pizza.
Dimenticavo di dire che ci hanno anche ammazzato un orso bruno e sonoramente fischiato l' inno di Mameli ad inizio match.
Carissimi Panzer(s), simbolo di efficienza e freddezza, da qui in là vi guarderò con sorriso ilare e giocondo mentre gozzovigliate nelle nostre città d'arte fra pizze e cappuccini ad ore insalubri o mentre arrossite su quelle vostre bici, cariche di ogni bene, arrancando sulle nostre strade di collina. Ma vi prego perdonateci perché noi nei vostri confronti lo abbiamo già fatto!

"...Italiani, tedeschi una faccia una razza..."


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