mercoledì 7 giugno 2006

Pipe de oro, cabeza de mierda.

Volevo dediare il post di oggi ad un argomento diverso ma poi ho dato un occhio ad alcuni siti di news ed ho dovuto cambiare idea.
Uno dei grandissimi del calcio mondiale (se non il più grande) è stato certamente Diego Maradona che con i piedi ci ha saputo incantare come nessuno ma che con la sua vita e le sue azioni ci ha saputo altrettanto schifare, come forse nessuno (Moggi escluso!).
Per chi non ha avuto la fortuna di vederlo all'opera, con i piedi si intende, consiglio di fare una piccola ricerca su Google Video.
Maradona le ha fatte tutte: droga, figli riconosciuti tramite sentenza del giudice ma da lui mai accettati, nel 1986 invocò la mano de Diòs per un goal, spari ai giornalisti e fotografi con fucili ad aria compressa, fughe rocambolesche da unaNapoli impazzita per lui.
Vittima della coca era ingrassato in maniera insalubre, ha provato a ripartire mille volte, si era rifugiato a Cuba sotto l'alto patronato di Fidel, si è tatuato il volto del Che sul bicipite sperando di acquisire un minimo del suo carisma, ha fatto programmi tv (in Argentina ed in Italia) e poi l'operazione allo stomaco in Colombia che sembra averlo reso ad una vita vita normale.
Ma gli errori di un tempo Maradona continua ancora a pagarli....basti dire che è sempre in debito con il fisco italiano per la modica cifra di circa 60 miliardi del vecchio conio, debito dovuto al mancato versamento dell' Irpef durante la sua permanenza nelle file del Napoli.
Così Dieguito ogni volta che mette piede sul nostro patrio suolo, oltre alle folle dei tifosi, per lui ancora in visibilio, trova anche gli agenti della GdF che puntualmente gli notificano atti giudiziari relativi al recupero del credito che l'erario vanta nei suoi confronti.
Ieri si è presentato a Napoli per una partitella di beneficienza, le fiamme gialle dopo averlo festeggiato lo hanno portato in caserma e lì gli hanno pignorato due Rolex (ne aveva uno per polso questo locco) del valore di circa 10000 euro. Il fatto è testimoniato dalle foto relative alla giornata di ieri che lo ritraggono impietosamente prima con i suoi due Rolex e dopo senza. Non le ho messe perché cmq Diego mi piace ricordarlo per quello che di bello ci ha dato, per quell' urlo post-goal ad U.S.A. 1994 alla fine di una carriera certamente stellare ma macchiata da errori la cui assenza lo avrebbe di certo consacrato il migliore di tutti i tempi.

"...Tira Diego tira Diego tira Diego,
non guardare indietro,
tira Diego tira Diego tira Diego,
non perdere la faccia,
tira Diego tira Diego tira Diego,
che Napoli t'abbraccia..."

Francesco Baccini (Nomi e cognomi- "Diego Armando Maradona"-1992).

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